Benzina, arrivano pessime notizie: potrebbe raggiungere i 3 euro al litro

Le brutte notizie per quanto riguarda la benzina proseguono e ora potrebbero diventare addirittura pessime: il rischio è di raggiungere i 3 euro al litro.

Non è decisamente il momento migliore per gli automobilisti che, quotidianamente, devono accedere al proprio veicolo a motore per questioni lavorative o personali.

Benzina, arrivano brutte notizie
Il prezzo della benzina potrebbe aumentare ancora – Galleriaborghese.it

Dopo due anni di rincari dovuti alla guerra in Ucraina e alle tensioni internazionali tra le potenze Occidentali e la Russia, ora potrebbero esserci ancora degli aumenti. Purtroppo arrivano pessime notizie sul fronte della benzina e, a causa degli scontri in Israele, il timore è che il prezzo possa raggiungere i 3 euro al litro. Ecco che cosa sta succedendo e che cosa potrebbe accadere a breve.

Pessime notizie sul fronte benzina: presto 3 euro al litro?

La tensione in Medio Oriente causata dagli attacchi di Hamas e alimentata dall’intenzione delle truppe israeliane di entrare a Gaza potrebbe avere ripercussioni anche in Occidente. Una situazione che potrebbe portare al rialzo di nuovi tassi di interesse, proprio quando la Banca Centrale Europea sembrava poter dare spazio ad un rallentamento al rialzo. Ma gli avvenimenti degli ultimi giorni potrebbero sconvolgere nuovamente le politiche della Bce, oltre ad avere ripercussioni sull’approvvigionamento di carburante.

Benzina a 3 euro al litro
Benzina, quali sono le previsioni – Galleriaborghese.it

Secondo l’attuale governo, la situazione che sta attraversando il Paese è considerata molto seria e questo vuol dire che la possibilità di pericolosi rialzi potrebbe esserci concretamente. Un prolungamento del conflitto in corso, oltre al coinvolgimento degli altri Paesi del Medio Oriente, potrebbe infatti influenzare in maniera preoccupante il prezzo della benzina, che arriverebbe addirittura a 3 euro al litro.

Sono numerosi gli scenari futuri che il governo sta prendendo in considerazione. Tra questi ci sono ovviamente quelli che includono una forte recessione economica e una nuova inflazione. Tutti ingredienti che porterebbero alla tanto temuta stagflazione. Non è esclusa nemmeno la possibilità di poter formare un governo di unità nazionale o tecnico in caso di emergenza.

Si tratta, come possiamo vedere, di ipotesi che, pur essendo tali, fanno comprendere la gravità della situazione che, nonostante sia geograficamente lontana, potrebbe interessarci molto da vicino, influenzando le nostre vite e le nostre abitudini di consumo.

Il rialzo del prezzo della benzina, infatti, non sarebbe l’unico stravolgimento su un’economia già fortemente appesantita dalle conseguenze della pandemia, prima, e della guerra in Ucraina, poi. A questa seguirebbe quasi certamente un aumento dell’inflazione e una crescita preoccupante dei prezzi al supermercato, nelle farmacie e in tutti i negozi.

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