Aumento busta paga di 256 euro per 13 mensilità, ma non a tutti: ecco chi riceverà il bonus

Alcuni lavoratori riceveranno un aumento in busta paga di ben 256 euro per 13 mensilità. Ecco a chi tocca questo bonus.

Arrivano finalmente delle buone notizie per centinaia di migliaia di lavoratori italiani. In questo scenario abbastanza incerto dal punto di vista sociale ed economico, causato prima dalla lotta al Covid e poi dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi in bolletta, molti lavoratori italiani possono tirare un sospiro di sollievo.

Aumento dello stipendio
Nuovi aumenti in busta paga – Galleriaborghese.it

L’accordo che prevede un aumento di 256 euro in busta paga per ben 13 mensilità è stato firmato durante la giornata del 13 dicembre e, oltre all’aumento, porta con sé delle importantissime verità. Vediamo dunque a chi spetta questo sostanzioso aumento e tutte le novità a riguardo.

Aumenti in busta paga: ecco a chi spettano

L’accordo è stato siglato tra Aran e sindacati per il rinnovo del CCNL Funzioni Locali per i dirigenti di regioni ed enti locali, amministrativi tecnici e professionali della Sanità, e Segretari Comunali e Provinciali dell’Area dirigenziale. Il nuovo contratto prevede un aumento retributivo medio di 256 euro per 13 mensilità (+3,78%), a cui si aggiunge un ulteriore 0,22% del monte salari per la retribuzione di risultato.

Aumento dello stipendio
Nuovi aumenti in busta paga – Galleriaborghese.it

Gli arretrati medi, invece, ammontano a circa 11.200 euro. Oltre all’aumento, come detto, ci sono anche tante altre novità introdotte dal nuovo CCNL. Innanzitutto c’è un nuovo trattamento economico per il personale utilizzato in convenzione tra più enti e l’attualizzazione della disciplina della pronta disponibilità per i dirigenti tecnici e professionali sanitari.

Tra le novità anche l’inserimento dell’indennità di reggenza e supplenza anche per i Segretari, regolando gli incarichi ad interim e un nuovo meccanismo per il riconoscimento della maggiorazione spettante alla retribuzione di posizione dei Segretari Comunali e Provinciali. Ancora, sarà presente un meccanismo di differenziazione della retribuzione di risultato.

Il nuovo CCNL include anche un focus sull’informazione preventiva e consuntiva e sulle materie di confronto, niente più contrattazione collettiva integrativa di livello nazionale ed istituti già regolati dai contratti integrativi nazionali integrati nel nuovo CCNL. C’è poi la riscrittura delle regole per il periodo di prova e la specificazione delle diverse tipologie di assenze.

Nel nuovo accordo c’è anche l’ampliamento di  alcune tutele, ad esempio per gravi patologie che richiedono terapie salva-vita, in favore delle donne vittime di violenza; la riformulazione dei principi generali e la pianificazione strategica dei progetti di formazione e l’obbligo per le amministrazioni di compilare un elenco del personale dirigenziale con almeno 15 anni di anzianità nell’area della dirigenza e che abbia prestato il proprio consenso all’affiancamento dei nuovi assunti.

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