Assegno ordinario di invalidità in Italia, se mi trasferisco all’estero lo perdo?

Sarà capitato a molti percettori dell’Assegno ordinario di invalidità di chiedersi se, in caso di trasferimento all’estero, rischierebbero di perdere il diritto all’agevolazione. Ecco cosa sapere.

La prestazione spetta solamente finché si è residenti in Italia o viene erogata anche andando a vivere all’estero? In generale possiamo dire che alcune pensioni sono esportabili anche in altri Paesi, mentre altre no. I trattamenti di natura assistenziale, nello specifico, non verranno più erogati trasferendosi all’estero. Parliamo, dunque, anche dell’Assegno ordinario di invalidità? Ricordiamo che la prestazione è riservata ai lavoratori con capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo a causa di un’infermità fisica o mentale.

Assegno Invalidità cosa succede se mi trasferiscono all'estero
L’assegno di invalidità si perde trasferendosi all’estero? – galleriaborghese.it

Il trattamento decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di inoltro della domanda e ha validità triennale. Significa che prima della scadenza dei tre anni sarà necessario richiedere una visita di revisione dei requisiti. Dopo il terzo rinnovo la conferma della prestazione diventerà automatica, anche se l’INPS ha sempre la possibilità di contattare il beneficiario per sottoporlo a visita medica.

Mentre si percepisce l’assegno si può continuare a lavorare e al raggiungimento dei 67 anni questo si trasformerà d’ufficio in pensione di vecchiaia. Per quanto riguarda l’importo verrà, calcolato esattamente come una qualsiasi altra pensione (calcolo misto o contributivo a seconda dei contributi maturati). Alcuni lavoratori hanno, poi, maggiorazioni dei contributi per raggiungere prima il requisito contributivo indispensabile per il pensionamento. Ma in caso di trasferimento all’estero la misura si perde?

Assegno di invalidità e trasferimento all’estero: cosa bisogna sapere

L’Assegno di invalidità non è una prestazione di natura assistenziale (riservate agli invalidi civili, ai sordi, ai non vedenti e ai pensionati poveri) ma una prestazione di tipo previdenziale. Viene erogata a chi ha almeno cinque anni di contributi versati di cui tre nei cinque anni precedenti all’inoltro della domanda.

L'assegno di invalidità si può espatriare
L’assegno di invalidità si può espatriare – galleriaborghese.it

La misura viene percepita anche in caso di trasferimento all’estero. Nessun divieto da parte della legge a condizione, naturalmente, che i requisiti richiesti siano soddisfatti. Pur vivendo all’estero si otterranno le erogazioni mensili dell’Assegno ordinario di invalidità. Sono altre, come accennato, le pensioni che non si possono espatriare, ossia:

  • Le pensioni sociali dei cittadini senza risorse;
  • Le pensioni e gli assegni o indennità per i mutilati e invalidi civili;
  • Le pensioni e le indennità per i sordomuti;
  • Le pensioni e indennità ai ciechi civili;
  • L’integrazione della pensione minima;
  • L’integrazione dell’assegno di invalidità;
  • L’APE sociale;
  • L’assegno sociale;
  • La maggiorazione sociale;
  • Il Reddito di cittadinanza o Assegno di Inclusione.

Al pari dell’Assegno di Invalidità, invece, si possono portare all’estero la NASPI – Indennità di disoccupazione – e la quattordicesima. 

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