Assegno INPS di 850 euro per chi assiste persone con handicap grave: chi può riceverlo

Ecco tutte le novità dell’INPS sul sostegno per quanto riguarda chi assiste una persona con una grave disabilità.

Il 25 gennaio scorso il Consiglio dei ministri ha dato la propria approvazione alla riforma per le politiche di assistenza per gli anziani. Si cerca di ottenere l’approvazione definitiva entro marzo. Ma in che cosa consiste la novità?

INPS: sostegno per chi ha un ise basso e necessita di assistenza
INPS: cosa cambia nel 2024-(galleriaborghese,it)

Nel 2050 la quota di persone ultra sessantacinquenni in Italia sarà il 35,9% della popolazione e l’aspettativa di vita di 82,5 anni. Anche in virtù di ciò è bene prestare attenzione al benessere della popolazione di età più avanzata che può trovarsi in difficoltà. Ecco in cosa consiste il nuovo assegno INPS da 850 Euro

INPS: una riforma per chi è in difficoltà

La riforma è rappresentata da un sostegno finanziario di 850 Euro mensili di cui possono usufruire persone che hanno almeno 80 anni e che hanno bisogno di cure intensive. Questa è una misura in vigore dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Per riceverlo occorre avere un Isee sotto i 6 mila Euro. Chi viene assistito deve presentare un bisogno ritenuto gravissimo. L’anziano deve avere un’invalidità totale al 100%, deve trovarsi nell’impossibilità di deambulare da solo e incapace di compiere le azioni quotidiane. La badante che si occupa della persona con problemi deve essere assunta regolarmente e assistere l’anziano per meno di 20 ore la settimana. Ma come è strutturato questo sostegno?

INPS: nuovo assegno assistenza anziani
INPS, tutto sl nuovo assegno per persone con disabilità-(galleriaborghese.it)

C‘è una quota fissa monetaria. La persona che riceve l’assegno deve già possedere questa indennità che per il 2024 è di 531,76 Euro al mese. Oltre a questo c’è una quota integrativa, l’assegno di assistenza appunto volto all’assunzione di una badante o ad ottenere servizi di assistenza da imprese specializzate.

Bisogna però fare attenzione perché se questo assegno non viene usato nel modo corretto l’INPS può decidere di revocarlo. L’assegno di assistenza non copre i costi di una badante a tempo pieno ma con l’indennità di accompagnamento l’aiuto arriva a 1400 Euro. Si tratta, è evidente, di una riforma indirizzata ai più poveri e fragili della nostra società.

La riforma fa parte delle iniziative presenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le risorse ammontano a 250 milioni di Euro per il 2025 e il 2026 ciascuno. In realtà è risaputo che la fascia di persone anziane non autosufficienti in Italia è stimata intorno ai 3,86 milioni di persone. Inizialmente è stato stanziato 1 miliardo di Euro per mettere in pratica una riforma a favore degli anziani malati.

Il governo di Giorgia Meloni è deciso a trovare altri fondi per arrivare a una cifra tra i 5 e i 7 miliardi di Euro. A ogni modo ogni aiuto è ben accolto e contribuisce a migliorare le condizioni di chi ne usufruisce e dei famigliari o parenti che in mancanza di altri sostegni devono occuparsi di queste persone molto malate.

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