Assegno Inclusione donne 2024: perchè potrebbe essere molto più alto

Via libera a partire da gennaio 2024 all’Assegno di inclusione e per alcune donne l’importo potrebbe essere anche più alto. 

Proposta improvvisa da parte del Governo Meloni: Assegno di inclusione più alto per le donne. Non per tutte ma per alcune categorie specifiche.

Assegno di inclusione per le donne
Assegno di Inclusione per alcune categorie di donne/ Galleriaborghese.it

La fine del 2023 coinciderà anche con la fine del Reddito di cittadinanza. Il sussidio nato in casa Cinque Stelle nel 2019 smetterà di essere erogato a dicembre 2023 anche se l’ultima ricarica potrà comunque essere spesa fino al 31 gennaio 2024. L’aiuto statale è stato abolito dal Governo di Giorgia Meloni in quanto ritenuto inefficace nel compito di reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro.

Molte persone hanno smesso di ricevere il Reddito di cittadinanza a partire da luglio mentre i nuclei familiari in cui è presente almeno un soggetto non occupabile, continueranno a fruire dell’agevolazione fino alla fine dell’anno. Sono considerati non occupabili i disabili, i minorenni e le persone dai 60 anni in su. Costoro poi potranno fare richiesta per ricevere l’Assegno di Inclusione. Nelle ultime ore da Palazzo Chigi è giunta una novità: le donne potrebbero ricevere un Assegno di Inclusione più alto.

Assegno di inclusione più alto per queste donne

L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno riservata alle famiglie con reddito e Isee bassi e al cui interno ci sia almeno un soggetto non occupabile. Nelle ultime ore il Ministro del Lavoro Marina Calderone ha proposto di estendere il sussidio anche ad altre categorie.

Assegno di inclusione per le vittime di violenza
Il Governo potrebbe estendere l’assegno di inclusione alle vittime di violenza/ Galleriaborghese.it

Stando a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2024, l’Assegno di Inclusione– che entrerà in scena a partire da gennaio 2024 – dovrebbe rivolgersi ai nuclei familiari con all’interno almeno un disabile o un minorenne o una persona con 60 anni o più oppure a tutti coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali.

Nelle ultime ore il Ministro del Lavoro Marina Calderone ha proposto di estendere il sussidio anche alle donne vittime di violenza  prese in carico dai centri antiviolenza e a chi ha subito violenza di genere. Per ora si tratta solo di una proposta ma sono alte le probabilità che venga accolta soprattutto dopo gli ultimi tragici eventi di cronaca.

È un dato di fatto che molte donne non lasciano il coniuge o il compagno violento in quanto non sono economicamente indipendenti e spesso, anche dopo aver denunciato, devono tornare nella stessa casa del loro “aguzzino” perché non possono pagarsi un affitto.

Aiutare economicamente queste donne significherebbe quindi contrastare la violenza e permettere loro di ricominciare una nuova vita. L’importo dell’assegno di inclusione sarà di 500 euro al mese più altri 280 euro per pagare l’affitto. Il sussidio potrà essere erogato per 18 mesi e riconfermato per altri 12. Inoltre la legge di Bilancio prevede sgravi fiscali per le aziende che assumono donne così da ridare loro la piena autonomia e autosufficienza.

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