Assegno di Inclusione addio con la novità sull’ISEE appena comunicata dal Governo

Cambiano le regole per l’accesso all’assegno di inclusione nell’anno in corso. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Assegno di Inclusione, si cambia. L’iter è sempre lo stesso: il primo step è la domanda da presentare sul sito dell’Inps, dopo di che si passa alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale tramite l’apposita piattaforma SIISL. Ma c’è una nuova variabile in grado di fare la differenza per la platea dei potenziali beneficiari, e riguarda l’ISEE, o meglio la DSU con cui ottenere l’indicatore di situazione economica equivalente.

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La novità relativa all’Isee avrà inevitabilmente l’effetto di limitare le possibilità di ottenere l’Assegno di Inclusione, anche per gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza. (Galleriaborghese.it)

Le novità in questione avranno inevitabilmente l’effetto di limitare le possibilità di ottenere l’Assegno di Inclusione, anche per chi percepiva il Reddito di Cittadinanza. Complice il meccanismo di “attrazione” di un soggetto in un altro nucleo familiare, anche se vive in realtà da solo, la fruizione del nuovo sussidio da parte di molti potenziali richiedenti viene messa a repentaglio.

La nuova variabile ISEE sull’assegno di inclusione

Chi vive da solo con un reddito inferiore a 2.840,51 euro e più di 24 anni di età, o inferiore a 4.000 euro e con meno di 24 anni, è considerato un soggetto redditualmente non autosufficiente. Tanto che in passato i cittadini con questo profilo hanno regolarmente percepito il Reddito di Cittadinanza. Ora, invece, resteranno a bocca asciutta: niente RDC (perché è stato abolito) e niente Assegno di Inclusione. Il motivo? Vedi alla voce DSU.

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Il cambiamento normativo penalizza le DSU mono-composte, e a prescindere dall’età. (Galleriaborghese.it)

Il punto è che il cambio dell’ISEE, che prevede l’attrazione di un soggetto non autosufficiente nel nucleo di origine, limita le possibilità di accesso al tanto sussidio in questione. Le nuove indicazioni per le Dichiarazioni Sostitutive Uniche propedeutiche dell’ISEE parlano chiaro: un soggetto che vive da solo, non coniugato e senza figli, se nel 2022 non ha prodotto redditi tali da essere qualificato come autonomo, non può avere un ISEE proprio, ma deve essere inserito nel nucleo familiare di origine (vale a dire quello dei genitori).

Morale: a fare le spese del cambiamento normativo saranno le DSU mono-composte. E a prescindere dall’età: anche un aspirante beneficiario di 60 anni, se privo di reddito, senza figli e senza coniuge, è attratto nell’ISEE dei suoi genitori. E se questi ultimi hanno redditi oltre la soglia dei 6.000 euro o un ISEE oltre 9.360 euro, non potrà accedere all’Assegno di Inclusione.

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