Il congelatore è uno dei più grandi alleati della cucina, ma se usato nel modo scorretto puoi davvero rischiare la salute.
Come negare l’utilità del congelatore, nonché il fatto che tutti noi lo utilizziamo quotidianamente per alimenti che altrimenti andrebbero buttati nel breve termine? Sebbene sia considerato un luogo sterile, sicuro e alquanto privo di rischi, se usato scorrettamente può diventare anch’esso deleterio per la nostra salute. Il problema non nasce dall’elettrodomestico in sé, ma nella trascuratezza delle regole base per un buon utilizzo dello stesso.
Il congelamento del cibo è un processo che consente di conservare l’alimento in un arco di tempo variabile che può arrivare fino ad un anno. Per esempio, gli alimenti già cotti hanno un tempo massimo di conservazione di 2 mesi, mentre la carne in media dura 4/6 mesi; il tempo di congelamento del pollo si allunga, raggiungendo addirittura i 9/12 mesi, mentre il pesce, essendo più delicato, può rimanere in congelatore 3/4 mesi al massimo. Ovviamente, questi concetti vanno seguiti solamente se il prodotto è stato congelato correttamente: non andrebbe mai inserito in congelatore un alimento scaduto o in procinto di farlo. Tuttavia, oltre le ovvietà, vi è un errore che facciamo tutti, ma che si rivela deleterio per la salute.
Tossine dannose per la salute: l’allarme dell’Istituto Superiore di Sanità
I batteri vengono disattivati dal momento in cui vengono a contatto con temperature intorno ai -18 gradi, ossia quella dei comuni congelatori. Tuttavia, è bene precisare che questi, nel momento in cui si trovano in congelatore, sono in uno stato dormiente: pronti a riattivarsi nonché moltiplicarsi nel momento in cui vengono scongelati. A tal proposito, l’Istituto Superiore di Sanità ha dato delle precise indicazioni.
“A livello domestico – si legge sul portale – si raccomanda di scongelare il cibo in frigorifero, nel forno a microonde […] o anche a bagnomaria, cambiando l’acqua ogni 30 minuti se si desidera una maggiore rapidità del processo. Non è invece opportuno scongelare gli alimenti direttamente in acqua (per la possibile perdita di nutrienti), né lasciarli a temperatura ambiente all’esterno del frigorifero, per il rischio di contaminazione e crescita batterica”.
Lo stesso ISS pone l’attenzione su una pratica molto diffusa che faciliterebbe l’insorgenza di tossine dannose per la nostra salute: congelare prodotti già scongelati precedentemente. Questo vale per qualsiasi alimento, ma la carne in particolar modo è più soggetta a questa problematica poiché virus e batteri si moltiplicano molto velocemente. Una volta scongelata, va consumata nell’arco delle 24 ore perché il rischio di intossicazione alimentare risulta davvero alta.
