Allarme tagli alle pensioni: la nuova norma le fa crollare nel 2024, ecco come funziona

Tagli alle pensioni più alte nel 2024: la lotta per la rivalutazione e le possibili penalizzazioni. Dal DDL di Bilancio alle proteste dei dipendenti statali.

Il 2024 si preannuncia come un anno di grandi sfide per il mondo delle pensioni, con il taglio alle pensioni più alte già in atto e la prospettiva di ulteriori penalizzazioni. La Legge di Bilancio ha già imposto una riduzione significativa, fino al 22%, della rivalutazione degli assegni più cospicui, ma sembra che ci sia la possibilità di ulteriori tagli per coprire altre lacune nella Manovra 2024, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.

Disuguaglianze nel sistema pensionistico
Pensioni 2024: tra tagli, rivalutazioni e incertezze economiche – galleriaborghese.it

Il nodo cruciale riguarda i tagli alle pensioni future di molti dipendenti pubblici ex INPDAP, tra cui numerosi medici, coinvolti nel calcolo misto delle pensioni. Il Governo ha deciso di ridurre l’importo della quota di pensione legata al calcolo retributivo, creando un clima di incertezza e preoccupazione tra i pensionati.

Nel dibattito attuale sul DDL di Bilancio 2024, le notizie poco confortanti riguardano principalmente i tagli alle pensioni future di una specifica categoria di dipendenti pubblici e l’ulteriore riduzione delle aliquote di perequazione per le pensioni più elevate. Da un pacchetto previdenziale previsto in Manovra, derivano risparmi consistenti, soprattutto dal taglio dell’indicizzazione delle pensioni ben oltre il minimo stabilito. L’attenzione si concentra ora sulla possibile applicazione di ulteriori misure punitive su una fascia di pensionati già colpita da tagli significativi. Tuttavia, dopo una riduzione già notevole lo scorso anno, sembra improbabile un ulteriore intervento in questo senso.

Possibili correttivi in Manovra 2024

Per fronteggiare le proteste, soprattutto da parte di dipendenti statali, tra cui numerosi medici e operatori sanitari, il Governo sta esplorando diverse opzioni. Invece di ulteriori riduzioni alle perequazioni per i trattamenti pensionistici più elevati, si sta valutando la possibilità di rendere selettivo il ricalcolo delle pensioni miste, concentrato principalmente sui trattamenti anticipati o addirittura posticipandone l’applicazione. Questa situazione ha scatenato un’ondata di malcontento, culminata in uno sciopero di categoria programmato per il 5 dicembre, organizzato dai sindacati Anaao e Cimo. Alcune voci suggeriscono che per placare le proteste, si sta considerando un riesame delle fasce di perequazione delle pensioni più elevate.

Tagli alle pensioni
La battaglia per le pensioni nel nuovo anno – galleriaborghese.it

In questo contesto, l’attenzione si allarga a coinvolgere anche i contribuenti nell’ultimo scaglione pensionistico, che lamentano le eccessive pressioni finanziarie degli ultimi anni.

La CIDA segnala un continuo indebolimento del potere d’acquisto, con pensionati che hanno perso oltre un quarto della loro capacità di acquisto in 30 anni.

Le critiche maggiori si concentrano sugli interventi sulla perequazione automatica, accusati di penalizzare in modo coerente coloro che hanno dichiarato redditi elevati durante la loro vita attiva. La Corte Costituzionale ha già fornito dei pallet a tali misure, sottolineando la necessità di documentazione tecnica adeguata per giustificare tali interventi incisivi.

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