L’incubo del Covid non è ancora sparito: è stata isolata una nuova variante. Vediamo insieme a quali sintomi prestare attenzione.
Il Covid è ancora tra noi e torna a farsi sentire con la nuova variante Pirola. In questo articolo vi spieghiamo quali sono i sintomi a cui prestare attenzione e cosa dicono gli scienziati.

Anche se lo stato di emergenza è terminato, il Covid è ancora tra noi e continua a diffondersi. Infatti, tra luglio e agosto, complice l’estate, le vacanze e le interazioni sociali più frequenti, i contagi sono nuovamente aumentati. Stando ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, dai 5919 casi registrati tra il 10 e il 16 agosto, si è rapidamente passati a 11.606 casi tra il 17 e il 23 dello stesso mese. Più del doppio in una settimana. E non è tutto: il virus si è risvegliato producendo una nuova variante, la Pirola.
Covid: ecco i sintomi della nuova variante Pirola
Anche se i telegiornali non ne parlano più, il Covid continua a diffondersi e, in autunno, potrebbe attenderci un nuovo colpo di coda da parte di questo virus imprevedibile. La nuova variante Pirola si è manifestata per la prima volta lo scorso 24 luglio in Danimarca ma, ben presto, altri casi sono stati registrati in Sud Africa, nel Regno Unito, in Israele e negli Stati Uniti. Tale variante ha una particolarità: le infezioni non sono collegate tra loro e nessuno dei casi successivi al primo è collegato con questo.

Gli scienziati sono al lavoro per studiare come si sviluppa questa nuova variante e quali ripercussioni negative può avere sul lungo termine. Ad oggi non ha ancora fatto morti. Si presenta come una comunissima influenza. I tipici sintomi della variante Pirola, infatti, sono febbre alta, mal di testa e forte raffreddore. A differenza dell’influenza, però, non aspetta le temperature fredde per attaccare ma colpisce anche in piena estate con il caldo.
Per il momento in Italia non sono ancora stati trovati casi di questa nuova variante ma è anche vero che ormai quasi nessuno fa il tampone per verificare se ha contratto il Covid oppure no. Gli scienziati mettono in guardia e invitano alla prudenza, soprattutto se si viene a contatto con persone anziane o con soggetti fragili. Per questa ragione non si esclude che in autunno sarà necessario vaccinarsi di nuovo con una dose booster.
E – stando ai risultati di una recente ricerca condotta su 303 pazienti- i medici consigliano di farsi fare l’iniezione sempre nello stesso braccio. Infatti dagli studi è emerso che chi ha ricevuto le iniezioni sempre nel medesimo braccio, ha sviluppato una maggiore immunità contro il virus. Questo però non significa che la protezione duri di più, ma solo che si sviluppano più cellule in grado di respingere il Covid.