Allarme bagnoschiuma: potrebbero contenere sostanze tossiche | Questi sono da evitare

Nuovo allarme per i bagnoschiuma. Al loro interno è stata segnalata la presenza di una sostanza tossica, assolutamente da evitare.

Ecco in quali lotti è stata riscontrata e qual è l’ingrediente che potrebbe rivelarsi dannoso per la salute. Di seguito, tutto quello che c’è da sapere sull’allarme lanciato per i bagnoschiuma.

Allarme bagnoschiuma con sostanze tossiche
Bagnoschiuma con sostanze tossiche, ecco di cosa si tratta – galleriaborghese.it

Ancora un’allerta relativa alla presenza di Lilial nei cosmetici e nei prodotti per l’igiene personale. La controversa sostanza è finita nel mirino delle autorità sanitarie europee perché sospettata di essere genotossica. L’Unione europea perciò l’ha vietata.

Il Lilial è stato trovato all’interno di 3 lotti di bagno doccia Neutro Roberts Cremoso con latte idratante e burro di Karitè. Un tempo la sostanza accusata di genotossicità (in etichetta Buthylfenil Methylpropional o BMHCA) era ampiamente diffusa nelle composizioni di questi prodotti, prima che intervenisse la Ue a vietarla.

Lilial, quali sono i lotti richiamati per la presenza della sostanza tossica

Il sistema di allerta rapido europeo, Rapex, a fine agosto ha segnalato il richiamo di alcuni lotti di un bagnoschiuma molto conosciuto: il bagno doccia Neutro Roberts Cremoso con latte idratante e burro di Karitè. Più nel dettaglio, sono stati richiamati 3 i lotti del prodotto: 08981, 10911 e 16991 con codice a barre 800241009651. Al loro interno è stata riscontrata appunto la presenza del Lilial, un ingrediente inserito dall’Unione europea nella lista delle sostanze vietate nei cosmetici già da marzo 2022.

quali sono i lotti di bagnoschiuma ritirati per genotossicità
Quali danni può provocare la presenza del Lilial nel bagnoschiuma? – galleriaborghese.it

C’è una ragione per cui il Lilial è diventato l’oggetto delle attenzioni da parte dell’Europa. È accusato di provocare danni al sistema riproduttivo, di danneggiare la salute dei bimbi durante la gravidanza e di causare sensibilizzazione cutanea. Malgrado il veto però svariati prodotti contengono ancora questa sostanza. La sua presenza è emersa in una referenza anche durante un recente test, condotto su un campione di deodoranti dalla rivista Il Salvagente.

Appare dunque chiaro che la situazione in questo campo è caratterizzata da una certa confusione. Non ogni produttore infatti si è ancora ben adeguato alle novità normative, anche se è passato più di un anno e mezzo dal divieto di Lilial. Come detto, infatti, vige già da marzo dello scorso anno, anche se le aziende avevano la possibilità di vedere le rimanenze dei prodotti fino al primo marzo 2023.

L’ultima segnalazione risale a fine agosto 2023. Dunque occorre prestare ancora grande attenzione alla potenziale presenza del Lilial all’interno di shampoo, bagnoschiuma e altri prodotti per l’igiene personale. La prima linea di difesa per un consumatore passa sempre per la lettura attenta e informata delle etichette dei prodotti che andiamo ad acquistare.

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