Alessandro Borghese, dramma a 4 Ristoranti: cosa è successo (davvero)

Quella che era una trasmissione divertente grazie alla bravura di Alessandro Borghese è diventata una tragedia.

In televisione oggi possiamo guardare qualsiasi genere di programmi, e 4 Ristoranti ha riscosso enorme successo. Una serie di confronti tra ristoratori all’insegna dell’ironia, della competizione, e della professionalità dello chef, ma ovviamente tutto improntato alla positività.

4 ristoranti cosa è successo in puntata
Alessandro Borghese 4 Ristoranti – Galleriaborghese.it

Purtroppo però nemmeno 4 Ristoranti è scampato al lato oscuro dell’entertainment. Ecco cosa è successo e perché andrebbe fatta una serie riflessione.

4 Ristoranti, il dramma, Alessandro Borghese non se ne capacita

La trasmissione condotta dallo chef Borghese non è famosissima come il Festival di Sanremo ma è molto seguita. Ecco che è impossibile non ricordare ciò che è successo nell’ultima puntata, e che ha gettato un’ombra sul programma. A farne le spese è Ekla Vasconi, una delle 4 ristoratrici che doveva competere con altri colleghi e cercare di vincere il premio, i famosi 5 mila euro da investire nel proprio ristorante.

Ebbene, durante la puntata, Ekla ha fatto quello che moltissimi altri concorrenti hanno fatto prima di lei: ha espresso giudizi in merito al menù, alla location, ai piatti assaggiati dei concorrenti, e lo ha fatto in toni molto negativi.

odio social su 4 ristoranti
Una concorrente di 4 Ristoranti sommersa dall’odio social – Galleriaborghese.it – Fonte: Instagram @leggo.it

Nel famoso “blocco di appunti” ha segnato giudizi da 0 a 2, e fin qui non ci sarebbe niente di male, tant’è che appunto Ekla non è l’unica ad essersi comportata così. Altri chef, invece, sono a volte più “morbidi” nei giudizi, e in fondo si sa, l’ultima parola tanto spetta sempre a Borghese.

Ma ciò non è bastato ai telespettatori e soprattutto ai “leoni da tastiera”, che hanno cominciato a tempestare Ekla di messaggi d’odio. Una vera e propria gogna mediatica, come se ne stanno vedendo troppe ultimamente, e sulla quale dovremmo ampiamente riflettere.

La ristoratrice ha dovuto scusarsi pubblicamente e ha ammesso che non riesce più a dormire di notte dall’ansia scatenata dall’odio social. Un fenomeno, questo, che oltre ai danni concreti che causa (è ancora recente la terribile storia del suicidio di una ristoratrice, Giovanna Pedretti), è sintomo di un problema e di un disagio sociale molto più profondo, che andrebbe analizzato seriamente.

Forse bisognerebbe fare un passo indietro e chiederci quanto la televisione e la società siano responsabili, e dove, però, sia finita la capacità analitica delle persone. Forse le persone dovrebbero semplicemente tornare a vivere la vita vera, quella che si svolge al di fuori degli schermi, piccoli e grandi.

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